giovedì 4 aprile 2013

Abstract progetto


Abstract:
Il progetto ha come contenuti prevalenti:
§  Rinnovamento della didattica
§  Utilizzo di nuove strategie di apprendimento e di comunicazione interna ed esterna
§  Recupero degli insuccessi 
§  Attenzione alla continuità educativa e didattica (orizzontale e verticale)
in quanto si è ritenuto, in fase di analisi dei bisogni della scuola di nuova istituzione (costituita in data 01/09/2012 in seguito all’annessione della scuola secondaria di 1° grado di Via Ogliastra), che fossero strumenti essenziali per l’innalzamento della qualità degli apprendimenti, oltre che per la creazione di un team docente che potesse lavorare in perfetta sinergia e sintonia anche negli anni successivi, garantendo un maggiore successo scolastico degli allievi ed una consistente riduzione dei casi di abbandono scolastico.
Obiettivo principale è la personalizzazione dell’offerta formativa, al fine di individuare punti di forza e debolezza di ciascuno studente ed intervenire con attività di approfondimento e di recupero e potenziamento.

Motivazioni:
L’IC di Monte Rosello Alto  è un’istituzione di nuova costituzione in seguito all’azione di dimensionamento.  Opera nei due quartieri di Monte Rosello Alto e del Latte Dolce dove è elevato il tasso di alunni in situazione di disagio apprenditivo e a rischio di dispersione scolastica. Inoltre è presente un numero consistente di alunni ROM nei plessi di Latte Dolce che necessitano di interventi di accoglienza, di inclusione culturale e linguistica. Gli alunni che frequentano le scuole del territorio provengono da famiglie le cui fasce di reddito sono situate su livelli medio-bassi e dove alto è il livello di disoccupazione (circa il 55%). La dispersione scolastica che al termine della terza media raggiunge il 20% è un fenomeno che deve essere prevenuto e combattuto fin dai primissimi stadi della scuola di base. Appare pertanto necessario porre le condizioni strutturali, materiali e professionali che possano contenere e aiutare a prevenire tale fenomeno.
Si ritiene che l’attivazione di spazi laboratoriali attrezzati possa fungere da:
·  Luogo di incontro e di scambio di esperienze;
·  Luogo di apprendimento cooperativo attivo;
·  Fulcro nodale attorno al quale si sviluppa il sapere, il saper fare, il saper essere;
·  Luogo in cui si rafforzano e si sviluppano i rapporti interrelazionali tra componente adulta (esperti, genitori, docenti, tutor, …) e componente alunni (3/14 anni)
Si evidenzia inoltre che l’attivazione dei laboratori in orario extrascolastico si è rivelato anche in altre
occasioni progettuali da elemento catalizzatore per quegli alunni che non possono usufruire dei servizi di altre agenzie formative (a pagamento) e che possono trascorrere gran parte del loro tempo libero a scuola e non per strada. Infine si intende favorire lo sviluppo relazionale, cognitivo, espressivo, affettivo, cooperativo della componente adulta della scuola (genitori-docenti); il progetto prende forma dal rapporto tra il contesto scolastico e la comunità che lo abita.

L’approccio didattico del costruttivismo socio-culturale si pone l’obiettivo di attivare  processi di costruzione attiva di significati da parte degli alunni, mediante la predisposizione di ambienti di apprendimento collaborativo fortemente strutturati (scaffolding).
E’ evidente, all’interno di questo quadro, come l’attenzione metacognitiva dovrebbe diventare elemento trasversale a qualsiasi attività, per facilitare miglioramenti dell’autostima e della percezione di autoefficacia e processi di empowerment, attraverso “un cammino che contribuisce ad alimentare la speranza del futuro e a percepire se stesso come persona che può cimentarsi, riuscire nei suoi obiettivi e arricchirsi sempre” (Putton 2000).

Ciò non significa inserire “lezioni” di metacognizione all’interno del curriculum scolastico, frammentando ulteriormente competenze e saperi già fin troppo parcellizzati e rischiando ancora una volta di vedere trasformate in “materia” delle abilità che dovrebbero essere invece utilizzate all’interno di qualsiasi ambito disciplinare. Si tratta invece di assumere all’interno delle diverse discipline un atteggiamento di costante attenzione metacognitiva che permetta di valorizzare la didattica quotidiana, prima di tutto rendendo visibili e consapevoli i momenti che, anche non programmati, possono assumere valenze metacognitive e, successivamente, progettando situazioni e attività che possano facilitare ed enfatizzare l’osservazione e la riflessione sui processi mentali utilizzati. 
Occorre, cioè, spostare l’attenzione dai contenuti dell’apprendimento alle modalità attraverso le quali questo avviene, prestando e facendo prestare attenzione alle azioni mentali esperite, facendole riconoscere e rappresentare, in modo verbale o iconico.
Oggi le tecnologie dell’informazione e della comunicazione (ICT) non si limitano a creare nuovi linguaggi, ma stanno sempre più predisponendo i contesti dove esprimerli ed utilizzarli, vale a dire le reti e l’ambiente digitale e producendo tipologie di spazi e forme di vita inedite la cui presenza ed incidenza nella nostra esperienza quotidiana risulta sempre più difficile sottovalutare o, addirittura, ignorare.
Nella scuola, invece, pur continuando a parlare di best practices da introdurre e imitare, i luoghi nei quali lavorare con il supporto delle reti ed utilizzando il computer “non come strumento, ma come spazio epistemologico” (M. Ceruti), sono pensati e realizzati come spazi esterni alla normale attività didattica, separati da una linea di demarcazione  molto netta rispetto agli ambienti nei quali si sviluppa quest’ultima, sia che si tratti di laboratori ad hoc , sia che si abbia a che fare con aule attrezzate. Ciò impedisce non solo l’effettiva costituzione di ambienti e di comunità di apprendimento basate sulle reti, ma anche l’osmosi tra le modalità d’insegnamento più tradizionali e l’utilizzazione delle opportunità che le ICT rendono disponibili per l’efficacia dei processi di apprendimento.

Da questo approccio si possono desumere principi per la progettazione di nuovi ambienti di apprendimento (learning environments), che possono essere definiti luoghi “in cui coloro che apprendono  possono lavorare aiutandosi reciprocamente, avvalendosi di una varietà di strumenti e risorse informative in attività di apprendimento guidato o di problem solving” (B.G. Wilson).
L’importante è riuscire a realizzare un ambiente di apprendimento che stimoli la partecipazione e il coinvolgimento dei destinatari dei processi formativi e che favorisca la collaborazione reciproca e lo scambio interattivo tra essi. Come osserva in proposito D.H.Jonassen, “progettare e creare un ambiente che risponda alle caratteristiche suddette, e che possa essere legittimamente definito costruttivistico , è molto più difficile che progettare interventi didattici tradizionali”. Per questo egli si limita a delineare una serie di raccomandazioni fondamentali che un ambiente di apprendimento dovrebbe:
·  dare enfasi alla costruzione della conoscenza e non alla sua riproduzione (operatività della conoscenza: “se vuoi sapere una cosa, la devi fare” learning by doing)
·    evitare eccessive semplificazioni rappresentando la complessità delle situazioni reali (proverbio cinese: “se ascolto dimentico, se vedo ricordo, se faccio imparo”)
·    presentare compiti autentici (contestualizzare piuttosto che astrarre)
Nihil est in intellectu quod prius non fuit in sensu - Aristotele
·   offrire ambienti d’apprendimento derivati dal mondo reale, basati su casi, piuttosto che sequenze istruttive predeterminate (Calvani)
·   offrire rappresentazioni multiple della realtà (“le tecnologie organizzano attivamente la conoscenza, esaltano la funzione pragmatica, operativa dell’uso” - Tagliagambe)
·    favorire la riflessione e il ragionamento
·   permettere costruzioni di conoscenze dipendenti dal contesto e dal contenuto
·  favorire la costruzione cooperativa della conoscenza, attraverso la collaborazione con gli altri e proporre consegne di lavoro che abbiamo specifiche finalità e corredate da precise istruzioni:
·   definendo il fine per il quale l’alunno dovrebbe effettuare il compito
·   circoscrivendo il numero degli argomenti intorno ai quali lavorare
·   richiedendo di sviluppare l’elaborato attenendosi ad un specifico formato
·   dando indicazioni specifiche sulla lunghezza dell’elaborato e delle fonti da utilizzare.
§ promuovere l’apprendimento basato sulla ricerca, inteso come processo orientato alla scoperta ed articolato nelle seguenti fasi:
1.      formulazione da parte degli alunni di domande essenziali
2.      individuazione delle domande di base
3.      sviluppo di una strategia di ricerca
4.      localizzazione dell’informazione
5.      selezione e confronto delle informazioni
6.      valutazione dell’esaustività dell’informazione localizzata
7.      sviluppo della risposta alle domande
8.      realizzazione di un prodotto finale.
  
Il progetto è articolato in modo da garantire il coinvolgimento attivo di tutti i soggetti che, con ruoli e mansioni diverse, gravitano intorno alla scuola, dai docenti al personale ATA, dalle famiglie agli enti locali.
Esso infatti prevede:

  •      organizzazione dei docenti in vari team operativi per:
§ progettazione
§   coordinamento
§   verifica e monitoraggio
§   interventi diretti e individualizzati con alunni in sezione e classe
§   raccolta e divulgazione dei dati raccolti e della documentazione prodotta

  •       conoscenza degli alunni attraverso:
§    incontri dei docenti dei vari ordini di scuola (continuità verticale)
§    incontri all'interno dello stesso curricolo e all'interno dello stesso contesto scolastico (continuità orizzontale)
§    rapporti con le famiglie
§    attività educative e didattiche mirate in classe o sezione3.      progettazione di percorsi di lavoro condivisi

  •      collaborazione esterna con l'Enti locali e con le altre agenzie formative del territorio
Contenuti:
APRITI SCUOLA!” è l'ipotesi del titolo che si intende dare al  blog  personale dell'Istituto Comprensivo  Monte Rosello Alto appena costituito. Si tratta di un blog che  tende alla finalità dell’uso non passivo di internet e dell'acquisizione  di competenze nella gestione degli strumenti di comunicazione on line da parte degli alunni coinvolti quali fondamentali bisogni formativi. Per prevenire la dispersione scolastica si è dell'avviso che occorre incentivare  la motivazione allo studio attraverso un'operazione  consona che riduca  verosimilmente il divario tra l'esistenza quotidiana degli alunni abituati ai linguaggi iconici e tecnologici e la scuola che è chiamata a vestire degli abiti più contemporanei se vuole  promuovere il benessere intorno e dentro i soggetti e migliorare le relative  performance scolastiche. L'istituzione  di questa modalità di intervento  online è perfetta per tale scopo, in quanto offrirebbe una straordinaria opportunità per  realizzare uno scambio continuo tra  alunni e comunità scolastica e significherebbe contestualmente puntare l'attenzione sulle relazioni e sulla continuità verticale fra i vari ordini di scuola. La sua realizzazione prevede  la partecipazione diretta e  attiva degli alunni di 5 anni della scuola dell'infanzia, degli alunni in uscita delle classi quinte della scuola  primaria e degli studenti frequentanti la classe 3° della scuola secondaria  di 1° grado appartenenti all'Istituto.
Il progetto si caratterizza per una serie d’interventi che, pur orientati ad ambiti e applicazioni diversificate, convergono tutti verso i medesimi obiettivi, sintetizzabili come segue:
§        miglioramento della qualità dell’offerta formativa
§        innalzamento dei livelli di apprendimento
§        recupero degli alunni a rischio di insuccesso scolastico
§        sostegno degli alunni diversamente abili

Fronti d’intervento e relativi contenuti:
La realizzazione e la riuscita  del blog “ APRITI SCUOLA!” richiedono  una
programmazione attenta ed un lavoro supplementare da parte di figure di insegnanti
tutor,  di  amministratori  dei “post”, che ne garantiscano lo sviluppo ed il
mantenimento e che lo aggiornino costantemente con spirito creativo. Il blog  andrà
a suddividersi in 4 diverse aree di intervento che puntano ad  investire sulla
prevenzione del disagio personale per favorire il successo scolastico tramite il
rafforzamento sia delle competenze comunicative che quelle emozionali :
     Scuola In e Scuola Out:  questa area verterebbe  sulla seguente  tematica dominante: <<Che cosa ti piace della tua scuola?>>...Oppure: << Quale tipo di scuola vorresti vivere e in che modo questa fantasia  potrebbe  trasformarsi in realtà? >>  e sarà destinata alla raccolta dei pensieri, degli scritti, delle  espressioni grafiche, artistiche, poetiche e  musicali (audio e /o video) che emergono in maniera spontanea e progressiva a tale proposito da parte degli  studenti. Attraverso questa  sezione on-line  si è in grado di conoscere i loro interessi e le loro esigenze formative ed espressive .
     Genitori in linea: questa area è dedicata agli interventi dei genitori, cioè essi trovano il loro spazio  ideato ad hoc per avere la possibilità di commentare, descrivere, proporre, mostrare contenuti pertinenti all'argomento  continuità scuola e famiglie.
     A tu per tu con..me!: questa area vuole sollecitare la libertà di espressione dei singoli studenti che possono qui liberamente parlare di se stessi, delle relative passioni, degli hobby non necessariamente relativi al mondo della scuola ma sicuramente più indicativi alla sfera personale. Attraverso questa sezione pertanto ci si avvicina maggiormente alla personalità dei singoli studenti.
    Pubblica la nostra scuola!: questa area intende documentare e  pubblicizzare online i  molteplici e variegati “prodotti” didattici   provenienti da ogni ordine di scuola (attraverso l'uso di strumenti tipo macchina fotografica, videocamera etc..)  in modo da  amplificare in maniera finalizzata la visibilità dell'Istituto Comprensivo Monte Rosello Alto .

Si prevede l’attivazione d’interventi di continuità orizzontale, per garantire uno
scambio costante di informazioni circa metodologie ed attività, al fine di un
arricchimento professionale, oltre che umano e l’attivazione di metodologie
didattiche innovative anche in vista dell’inserimento capillare nelle aule della
LIM (lavagna interattiva multimediale) grazie al progetto “Scuola Digitale”

Si prevede il miglioramento della comunicazione interna ed esterna alla
scuola, con particolare attenzione al nuovo blog, unitamente al sito internet
istituzionale,, indispensabile strumento di interscambio d’informazioni e di
condivisione di metodologie, opinioni, professionalità, utile:
  1. ai docenti per la formazione, lo scambio e la ricerca delle informazioni interne ed esterne alla scuola (con notevoli risparmi di risorse in termini di tempo e materiali), oltre ad essere valido supporto per la programmazione e la didattica);
  2. agli studenti come strumento di ricerca, di scambio, di arricchimento personale, di ampliamento di conoscenze  e competenze;
  3. alle famiglie, per essere costantemente aggiornate sulle proposte e offerte formative delle scuola, sui servizi e le opportunità offerte, il tutto nella garanzia e nel rispetto dei criteri di efficienza, efficacia e trasparenza della comunicazione
  4. al territorio, perché consente la creazione di una rete con enti pubblici, associazioni, imprese, etc.

Studiare e praticare la comunicazione entro un contesto sistemico rende possibile determinare la struttura della relazione insegnante allievo, insegnante-insegnante e riesaminare sotto questa luce i fenomeni specifici del processo di  insegnamento/apprendimento in ambito scolastico fino ad arrivare a migliorare le tecniche
stesse e le metodologie di relazione e comunicazione.





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