Abstract:
Il
progetto ha come contenuti prevalenti:
§ Rinnovamento della didattica
§ Utilizzo di nuove strategie di apprendimento e di
comunicazione interna ed esterna
§ Recupero degli insuccessi
§ Attenzione alla continuità educativa e didattica
(orizzontale e verticale)
in quanto si è ritenuto, in fase di analisi dei bisogni
della scuola di nuova istituzione (costituita in data 01/09/2012 in seguito
all’annessione della scuola secondaria di 1° grado di Via Ogliastra), che fossero
strumenti essenziali per l’innalzamento della qualità degli apprendimenti,
oltre che per la creazione di un team docente che potesse lavorare in perfetta
sinergia e sintonia anche negli anni successivi, garantendo un maggiore
successo scolastico degli allievi ed una consistente riduzione dei casi di
abbandono scolastico.
Obiettivo
principale è la personalizzazione dell’offerta formativa, al fine di
individuare punti di forza e debolezza di ciascuno studente ed intervenire con
attività di approfondimento e di recupero e potenziamento.
Motivazioni:
L’IC di Monte
Rosello Alto è un’istituzione di nuova
costituzione in seguito all’azione di dimensionamento. Opera nei due quartieri di Monte Rosello Alto
e del Latte Dolce dove è elevato il tasso di alunni in situazione di disagio
apprenditivo e a rischio di dispersione scolastica. Inoltre è presente un
numero consistente di alunni ROM nei plessi di Latte Dolce che necessitano di
interventi di accoglienza, di inclusione culturale e linguistica. Gli alunni
che frequentano le scuole del territorio provengono da famiglie le cui fasce di
reddito sono situate su livelli medio-bassi e dove alto è il livello di disoccupazione
(circa il 55%). La dispersione scolastica che al termine della terza media
raggiunge il 20% è un fenomeno che deve essere prevenuto e combattuto fin dai
primissimi stadi della scuola di base. Appare pertanto necessario porre le
condizioni strutturali, materiali e professionali che possano contenere e
aiutare a prevenire tale fenomeno.
Si ritiene che
l’attivazione di spazi laboratoriali attrezzati possa fungere da:
· Luogo di incontro e di scambio di esperienze;
· Luogo di apprendimento cooperativo attivo;
· Fulcro nodale attorno al quale si sviluppa il sapere, il
saper fare, il saper essere;
· Luogo in cui si rafforzano e si sviluppano i rapporti
interrelazionali tra componente adulta (esperti, genitori, docenti, tutor, …) e
componente alunni (3/14 anni)
Si evidenzia
inoltre che l’attivazione dei laboratori in orario extrascolastico si è
rivelato anche in altre
occasioni
progettuali da elemento catalizzatore per quegli alunni che non possono
usufruire dei servizi di altre agenzie formative (a pagamento) e che possono
trascorrere gran parte del loro tempo libero a scuola e non per strada. Infine
si intende favorire lo sviluppo relazionale, cognitivo, espressivo, affettivo,
cooperativo della componente adulta della scuola (genitori-docenti); il
progetto prende forma dal rapporto tra il contesto scolastico e la comunità che
lo abita.
L’approccio didattico del costruttivismo socio-culturale si
pone l’obiettivo di attivare processi di
costruzione attiva di significati da parte degli alunni, mediante la
predisposizione di ambienti di apprendimento collaborativo fortemente
strutturati (scaffolding).
E’ evidente, all’interno di questo quadro, come l’attenzione
metacognitiva dovrebbe diventare elemento trasversale a qualsiasi attività, per
facilitare miglioramenti dell’autostima e della percezione di autoefficacia e
processi di empowerment, attraverso “un cammino che contribuisce ad
alimentare la speranza del futuro e a percepire se stesso come persona che può
cimentarsi, riuscire nei suoi obiettivi e arricchirsi sempre” (Putton
2000).
Ciò non significa inserire “lezioni” di metacognizione
all’interno del curriculum scolastico, frammentando ulteriormente competenze e
saperi già fin troppo parcellizzati e rischiando ancora una volta di vedere
trasformate in “materia” delle abilità che dovrebbero essere invece utilizzate
all’interno di qualsiasi ambito disciplinare. Si tratta invece di assumere
all’interno delle diverse discipline un atteggiamento di costante attenzione
metacognitiva che permetta di valorizzare la didattica quotidiana, prima di
tutto rendendo visibili e consapevoli i momenti che, anche non programmati,
possono assumere valenze metacognitive e, successivamente, progettando
situazioni e attività che possano facilitare ed enfatizzare l’osservazione e la
riflessione sui processi mentali utilizzati.
Occorre, cioè, spostare l’attenzione dai contenuti
dell’apprendimento alle modalità attraverso le quali questo avviene, prestando
e facendo prestare attenzione alle azioni mentali esperite, facendole
riconoscere e rappresentare, in modo verbale o iconico.
Oggi le tecnologie dell’informazione e della comunicazione
(ICT) non si limitano a creare nuovi linguaggi, ma stanno sempre più
predisponendo i contesti dove esprimerli ed utilizzarli, vale a dire le reti e
l’ambiente digitale e producendo tipologie di spazi e forme di vita inedite la
cui presenza ed incidenza nella nostra esperienza quotidiana risulta sempre più
difficile sottovalutare o, addirittura, ignorare.
Nella scuola, invece, pur continuando a parlare di best
practices da introdurre e imitare, i luoghi nei quali lavorare con il supporto
delle reti ed utilizzando il computer “non come strumento, ma come spazio
epistemologico” (M. Ceruti), sono pensati e realizzati come spazi esterni
alla normale attività didattica, separati da una linea di demarcazione molto netta rispetto agli ambienti nei quali
si sviluppa quest’ultima, sia che si tratti di laboratori ad hoc , sia che si
abbia a che fare con aule attrezzate. Ciò impedisce non solo l’effettiva
costituzione di ambienti e di comunità di apprendimento basate sulle reti, ma
anche l’osmosi tra le modalità d’insegnamento più tradizionali e
l’utilizzazione delle opportunità che le ICT rendono disponibili per
l’efficacia dei processi di apprendimento.
Da questo approccio si possono desumere principi per la
progettazione di nuovi ambienti di apprendimento (learning environments), che
possono essere definiti luoghi “in cui coloro che apprendono possono lavorare aiutandosi reciprocamente,
avvalendosi di una varietà di strumenti e risorse informative in attività di
apprendimento guidato o di problem solving” (B.G. Wilson).
L’importante è riuscire a realizzare un ambiente di
apprendimento che stimoli la partecipazione e il coinvolgimento dei destinatari
dei processi formativi e che favorisca la collaborazione reciproca e lo scambio
interattivo tra essi. Come osserva in proposito D.H.Jonassen, “progettare e
creare un ambiente che risponda alle caratteristiche suddette, e che possa
essere legittimamente definito costruttivistico , è molto più difficile che
progettare interventi didattici tradizionali”. Per questo egli si limita a
delineare una serie di raccomandazioni fondamentali che un ambiente di
apprendimento dovrebbe:
· dare enfasi alla costruzione della conoscenza e non alla sua
riproduzione (operatività della conoscenza: “se vuoi sapere una cosa, la
devi fare” learning by doing)
· evitare eccessive semplificazioni rappresentando la
complessità delle situazioni reali (proverbio cinese: “se ascolto dimentico, se vedo ricordo,
se faccio imparo”)
· presentare compiti autentici (contestualizzare piuttosto che
astrarre)
Nihil est in intellectu quod prius non fuit in sensu -
Aristotele
· offrire ambienti d’apprendimento derivati dal mondo reale,
basati su casi, piuttosto che sequenze istruttive predeterminate (Calvani)
· offrire rappresentazioni multiple della realtà (“le tecnologie organizzano attivamente la conoscenza,
esaltano la funzione pragmatica, operativa dell’uso” - Tagliagambe)
· favorire la riflessione e il ragionamento
· permettere costruzioni di conoscenze dipendenti dal contesto
e dal contenuto
· favorire la costruzione cooperativa della conoscenza,
attraverso la collaborazione con gli altri e proporre consegne di lavoro che abbiamo specifiche finalità e corredate da precise istruzioni:
· definendo il fine per il quale l’alunno dovrebbe effettuare il compito
· circoscrivendo il numero degli argomenti intorno ai quali lavorare
· richiedendo di sviluppare l’elaborato attenendosi ad un specifico formato
· dando indicazioni specifiche sulla lunghezza dell’elaborato e delle fonti da utilizzare.
§ promuovere l’apprendimento basato sulla ricerca, inteso come
processo orientato alla scoperta ed articolato nelle
seguenti fasi:
1.
formulazione da parte degli alunni di domande essenziali
2.
individuazione delle domande di base
3.
sviluppo di una strategia di ricerca
4.
localizzazione dell’informazione
5.
selezione e confronto delle informazioni
6.
valutazione dell’esaustività dell’informazione localizzata
7.
sviluppo della risposta alle domande
8.
realizzazione di un prodotto finale.
Il progetto è articolato in modo da garantire il
coinvolgimento attivo di tutti i soggetti che, con ruoli e mansioni diverse,
gravitano intorno alla scuola, dai docenti al personale ATA, dalle famiglie
agli enti locali.
Esso infatti prevede:
- organizzazione dei docenti in vari team operativi per:
§ progettazione
§ coordinamento
§ verifica e monitoraggio
§ interventi diretti e individualizzati con alunni in sezione
e classe
§ raccolta e divulgazione dei dati raccolti e della
documentazione prodotta
- conoscenza degli alunni attraverso:
§ incontri dei docenti dei vari ordini di scuola (continuità
verticale)
§ incontri all'interno dello stesso curricolo e all'interno
dello stesso contesto scolastico (continuità orizzontale)
§ rapporti con le famiglie
§ attività educative e didattiche mirate in classe o sezione3.
progettazione di percorsi di lavoro condivisi
- collaborazione esterna con l'Enti locali e con le altre agenzie formative del territorio
“APRITI SCUOLA!” è l'ipotesi del titolo
che si intende dare al blog personale dell'Istituto Comprensivo Monte Rosello Alto appena costituito. Si
tratta di un blog che tende alla
finalità dell’uso non passivo di internet e dell'acquisizione di competenze nella gestione degli strumenti
di comunicazione on line da parte degli alunni coinvolti quali fondamentali
bisogni formativi. Per prevenire la dispersione scolastica si è dell'avviso che
occorre incentivare la motivazione allo
studio attraverso un'operazione consona
che riduca verosimilmente il divario tra
l'esistenza quotidiana degli alunni abituati ai linguaggi iconici e tecnologici
e la scuola che è chiamata a vestire degli abiti più contemporanei se
vuole promuovere il benessere intorno e
dentro i soggetti e migliorare le relative
performance scolastiche. L'istituzione
di questa modalità di intervento
online è perfetta per tale scopo, in quanto offrirebbe una straordinaria
opportunità per realizzare uno scambio
continuo tra alunni e comunità
scolastica e significherebbe contestualmente puntare l'attenzione sulle
relazioni e sulla continuità verticale fra i vari ordini di scuola. La sua
realizzazione prevede la partecipazione
diretta e attiva degli alunni di 5 anni
della scuola dell'infanzia, degli alunni in uscita delle classi quinte della
scuola primaria e degli studenti
frequentanti la classe 3° della scuola secondaria di 1° grado appartenenti all'Istituto.
Il
progetto si caratterizza per una serie d’interventi che, pur orientati ad
ambiti e applicazioni diversificate, convergono tutti verso i medesimi
obiettivi, sintetizzabili come segue:
§
miglioramento della qualità dell’offerta formativa
§
innalzamento dei livelli di apprendimento
§
recupero degli alunni a rischio di insuccesso scolastico
§
sostegno degli alunni diversamente abili
Fronti
d’intervento e relativi contenuti:
La realizzazione e la riuscita del blog “ APRITI SCUOLA!”
richiedono una
programmazione attenta ed
un lavoro supplementare da parte di figure di insegnanti
tutor, di
amministratori dei “post”, che ne
garantiscano lo sviluppo ed il
mantenimento e che lo aggiornino costantemente
con spirito creativo. Il blog andrà
a
suddividersi in 4 diverse aree di intervento che puntano ad investire sulla
prevenzione del disagio
personale per favorire il successo scolastico tramite il
rafforzamento sia
delle competenze comunicative che quelle emozionali :
→
Scuola In e Scuola Out: questa area verterebbe sulla seguente tematica dominante: <<Che cosa ti piace
della tua scuola?>>...Oppure: << Quale tipo di scuola vorresti
vivere e in che modo questa fantasia
potrebbe trasformarsi in realtà?
>> e sarà destinata alla raccolta
dei pensieri, degli scritti, delle
espressioni grafiche, artistiche, poetiche e musicali (audio e /o video) che emergono in
maniera spontanea e progressiva a tale proposito da parte degli studenti. Attraverso questa sezione on-line si è in grado di conoscere i loro interessi e
le loro esigenze formative ed espressive .
→
Genitori in linea: questa area è dedicata agli
interventi dei genitori, cioè essi trovano il loro spazio ideato ad hoc per avere la possibilità di
commentare, descrivere, proporre, mostrare contenuti pertinenti
all'argomento continuità scuola e
famiglie.
→ A tu per tu
con..me!: questa area vuole sollecitare la libertà di espressione dei singoli
studenti che possono qui liberamente parlare di se stessi, delle relative
passioni, degli hobby non necessariamente relativi al mondo della scuola ma
sicuramente più indicativi alla sfera personale. Attraverso questa sezione
pertanto ci si avvicina maggiormente alla personalità dei singoli studenti.
→
Pubblica la nostra scuola!: questa area intende
documentare e pubblicizzare online
i molteplici e variegati “prodotti”
didattici provenienti da ogni ordine di
scuola (attraverso l'uso di strumenti tipo macchina fotografica, videocamera
etc..) in modo da amplificare in maniera finalizzata la
visibilità dell'Istituto Comprensivo Monte Rosello Alto .
Si prevede l’attivazione d’interventi di continuità
orizzontale, per garantire uno
scambio costante di informazioni circa
metodologie ed attività, al fine di un
arricchimento professionale, oltre che
umano e l’attivazione di metodologie
didattiche innovative anche in vista
dell’inserimento capillare nelle aule della
LIM (lavagna interattiva
multimediale) grazie al progetto “Scuola Digitale”
Si prevede il miglioramento della comunicazione interna ed
esterna alla
scuola, con particolare attenzione al nuovo blog, unitamente al
sito internet
istituzionale,, indispensabile strumento di interscambio
d’informazioni e di
condivisione di metodologie, opinioni, professionalità,
utile:
- ai docenti per la formazione, lo scambio e la ricerca delle informazioni interne ed esterne alla scuola (con notevoli risparmi di risorse in termini di tempo e materiali), oltre ad essere valido supporto per la programmazione e la didattica);
- agli studenti come strumento di ricerca, di scambio, di arricchimento personale, di ampliamento di conoscenze e competenze;
- alle famiglie, per essere costantemente aggiornate sulle proposte e offerte formative delle scuola, sui servizi e le opportunità offerte, il tutto nella garanzia e nel rispetto dei criteri di efficienza, efficacia e trasparenza della comunicazione
- al territorio, perché consente la creazione di una rete con enti pubblici, associazioni, imprese, etc.
Studiare e praticare la comunicazione entro un
contesto sistemico rende possibile determinare la struttura della relazione
insegnante allievo, insegnante-insegnante e riesaminare sotto questa luce i fenomeni specifici del processo di insegnamento/apprendimento in ambito
scolastico fino ad arrivare a migliorare le tecniche
stesse e le metodologie di
relazione e comunicazione.
Nessun commento:
Posta un commento