La pecora Rosina che regala a Pasquino il campanaccio |
La prima fu la Cavalla Rina che disse:" ti regalo un pò di paglia così il tuo letto sarà morbido e caldo".
Poi fu la volta del Porcellino Billi :"io ti ho portato un cesto di mele raccolte dall'albero così i tuoi denti saranno più belli e forti".
"Io invece ti ho portato delle carote per rinfrescarti quando ci sarà caldo", disse la Coniglietta Bea.
La Pecora Rosina disse:"io ti regalo un campanaccio così non ti perderai nel prato".
Infine " io invece che dovrò lavorare di più non ti regalerò nulla!" disse il Galletto Maciste, scorbutico e prepotente.
Rispose la Cavalla Rina "non è bello quello che hai detto, che ti cambia svegliarne uno in più?, Sai che ti dico? Un giorno avrai bisogno di lui!"
E Maciste starnazzò: "Con la mia voce che vale più di un gioiello non avrò mai bisogno di un Vitello!!"
Pasquino cresceva, era gentile con tutti gli animali della Fattoria e loro gli volevano bene.
Un giorno venne un forte temporale e Maciste si sentiva forte come una roccia e pensava di farsi cadere addosso tutta l'acqua del cielo senza ammalarsi.
Il galletto non si mosse dal covone.
Lui che si dava tanta arie da padrone, la mattina anzichè cantare ChiCChi RicChì! cominciò a starnutire e fare ECCì Eccì!!
La prima ad accorgersi di Maciste fu proprio Rina la Cavalla che prese una penna del malato e corse dal veterinario per farsi dare la cura.
Il medico non ebbe dubbi, si trattava della febbre " galloccina" e per guarire Maciste doveva stare al caldo. Insieme decisero di tenere il Galletto nella stalla.
Allora la saggia Cavalla Rina ricordandosi del campanaccio chiese a Pasquino:" Te la senti di svegliare tutti noi con il tuo campanaccio?"
Il Vitello rispose:"Certo, per me è un onore e un divertimento!"
Così fece, la mattina seguente svegliò gli animali della Fattoria che non rimasero indietro con il lavoro.
Il Galletto pian piano guarì ma la sua voce non tornò più come prima ma rimase fioca e roca ...e si sentiva appena da qui a lì " C h ic- c hi- r i c- c h iì"
Fu così che al Vitello Pasquino venne in idea!
Appese con un spago il Campanaccio all'albero di ciliegie che arrivava al becco di Maciste così che il Galletto con un solo gesto poteva suonarlo!!
Da allora Maciste non fu più scorbutico e prepotente con gli altri animali e grazie al Vitello Pasquino divenne famoso come il galletto campanaro !!
ASCOLTATE BIMBI IL SUONO DI QUESTA FIABA..
Questa storia che avete raccontato è davvero bella e mi ha fatto pensare molto.
RispondiEliminaHo capito che nella vita non bisogna essere scorbutici e antipatici, conviene essere gentili e generosi.