Lo scienziato
E’ colui che pretende di far
leggere il bambino a un anno!
Manca del comune …buonsenso!
Gestisce l’educazione solo in
base alla tradizione, alle sue “vecchie”regole, agli orari ed i divieti che gli
avevano dettato i suoi educatori.
E’ anacronistico nei modi di
vestire o per esempio nella scelta degli amici ( che magari fa per motivi di
interesse o
economici)
E’ colui che vive immerso negli
ideali senza però aderire alla realtà.
Si smarrisce nei sogni, talvolta
si impegna poco nel quotidiano e demanda tutto ciò che è “realtà” (es. pappe,
orari, regole) a chi gli sta vicino.
Sono quei padri o educatori che
per eccessivo “modernismo” scivolano nelle sdolcinate manifestazioni emotive
che non aiutano il corretto sviluppo dell’autorevolezza .
Sono coloro che vogliono
sostituirsi alla mamma, anche se lei è ben presente.
Sono coloro che si basano
sull’ associazione “se….allora…”, cioè che pensano per esempio:
“ Se io da bambino ce l’ho
fatta…allora anche lui ce la deve fare”oppure “Se a me da bambino mi
picchiavano sempre e sono cresciuto bene..allora posso picchiare anche io….”
Questi educatori non comprendono
che la scienza pedagogica ha fatto passi avanti e che ogni situazione educativa
va contestualizzata e verificata caso per caso.
E’ tipico di chi vuole vedere
solo una parte del proprio figlio .
Che per esempio non vede quando
il figlio manca di rispetto agli altri,o quando è volgare o mostra un disagio.
E’ di chi interpreta la simmetria
educatore bambino in forma paritaria e diventa il compagno e non l’educatore.
La relazione educativa è sempre e
comunque asimmetrica e non paritaria.
Il bambino piccolo ha bisogno di
una guida adulta non di un educatore-bambino
E’ tipica di chi nella relazione
educativa esaspera il valore del denaro e si relaziona solo con scambi
quotidiani basati sul dare-avere in termini monetari, svolgendo la sua
autorevolezza solo nella funzione di macchinetta sforna soldi.
E’ oggi molto comune vedere per
le strade auto piene di mamme o padri che corrono da un capo all’ altro della
città per accompagnare i bambini verso impegni scolastici o extrascolastici quali :
danza, piscina,
inglese,musica,catechismo,calcetto,feste di compleanno, amichetti, etc..etc…
Questo via vai nel traffico
spesso , oltre a stressare il povero figlio e il suo genitore, toglie tempo utile
e prezioso alla comunicazione profonda fra i due.
di Patrizia Virgilio
FINE
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